Venezia cinematografica: un’esplorazione in 6 location

Ciascun video racconta un luogo di un film ambientato a Venezia. Nella selezione dei film e delle ambientazioni, prevale il punto di vista femminile, esplorando il rapporto dei personaggi femminili con la città o con se stesse all'interno della città.

Venezia, con i suoi scorci unici, è stata spesso il set di vari film. La sua bellezza unica, il paesaggio urbano e l'atmosfera romantica hanno reso la città un personaggio chiave in molte storie. In questo articolo, presentiamo sei film che hanno catturato l'essenza di Venezia.

"Dieci Inverni" di Valerio Mieli, mostra la bellezza sottile di Venezia attraverso gli occhi di due studenti che si rincorrono per 10 anni. "Yuppi Du" di Adriano Celentano, è diventato un cult per la sua combinazione unica di musica e toni cupi. "Tutti dicono I Love You" di Woody Allen, trasforma Venezia nel labirinto perfetto per incontri casuali. "Pane e Tulipani" di Silvio Soldini racconta la storia di una donna che ricomincia la sua vita a Venezia. "Padrona del suo destino" di Marshall Herskovitz, ripercorre la vita di Veronica Franco, famosa intellettuale veneziana ancoro troppo sottovalutata. Infine, "Giro turistico senza guida" di Susan Sontag, che mette in scena un’ode alla decrepitezza a Venezia.

FILM: Dieci Inverni di Valerio Mieli mieli (2009)
LOCATION: Imbarcadero di San Pietro di Castello

Il film segue i due protagonisti, Camilla e Silvestro, per dieci anni, ovvero i "dieci inverni" del titolo. Durante questo periodo, i due studenti fuori sede a Venezia continuano a incrociarsi senza mai capirsi veramente, ma rimangono sempre irresistibilmente attratti l'uno dall'altro. Il loro primo incontro avviene su un vaporetto, entrambi carichi di bagagli e irrinunciabili artefatti di arredamento. Sono gli ultimi passeggeri a bordo di questo vaporetto che non sembra mai arrivare a destinazione, un sentimento di lentezza familiare ai veneziani. Qui, si osservano e si provocano per la prima volta. Poi, Camilla, già infastidita da Silvestro, riconosce la sua fermata e scende di corsa, pronta a iniziare la sua avventura e a vedere per la prima volta "la sua casa". La casa è polverosa, vecchia e vuota, ma negli occhi di Camilla c'è solo la bellezza di un nuovo inizio.

Imbarcadero di San Pie(t)ro in Castello

Nel film, Camilla scende al molo di San Piero in Castello, che non è molto comodo considerando che la sua casa in affitto si trova in realtà all'Arsenale Nord.

FILM: Yuppi Du di Adriano Celentano (1975)
LOCATION: Piscina San Samuele

Ci troviamo alla Piscina San Samuele, la location di una delle scene più celebri di Yuppi Du, un film del 1975 diretto ed interpretato da Adriano Celentano. Questo film, un musical con toni cupi ambientato quasi interamente in laguna, è diventato un vero e proprio cult. Questo spazio è chiamato piscina perché così venivano indicati gli stagni cittadini riservati alla pesca e al nuoto, e talvolta il nome è rimasto anche dopo che sono stati interrati. Ed è proprio qui, in uno spazio invaso da una vera acqua alta (una delle poche nel cinema), che la protagonista Charlotte Rampling, con un abito con spacco vertiginoso e scarpe con tacco in pieno stile anni '70, sfila per il suo improvviso 'ritorno'. La passerella, in questo caso, è quella dell'acqua alta, ed è il rumore del tacco a dare il via alla colonna sonora, annunciando a tutta la città che "Silvia non è morta. È ritornata dal canale.".

FILM: Tutti dicono I Love You di Woody Allen (1996)
LOCATION: Campo Santo Stefano

FILM: Tutti dicono I Love You di Woody Allen (1996)LOCATION: Campo Santo Stefano

Il film legato a questo luogo è Tutti dicono I Love You, una commedia corale in musica di Woody Allen divisa tra le tre città preferite dal regista: New York, Parigi e naturalmente Venezia. Joe, interpretato da Woody Allen, incontra Von, interpretata da Julia Roberts, durante una vacanza con sua figlia. Von è una donna dinamica, affascinante e un po' sognatrice. È anche americana e si trova a Venezia per studiare le opere di Tintoretto, su cui sta scrivendo un libro. È sposata, ma non felicemente. E beh... Joe se ne innamora immediatamente e decide di conquistarla. Corteggiamento al quale Von reagirà con sorpresa e un po' di ingenuità. Von va a correre per Venezia tutte le mattine ed è così che Joe, consigliato dalla figlia, decide di avvicinarla, fingendo un incontro casuale. Nel film seguiamo quindi i due nella loro corsa tra ponti e callette. Qui siamo a Campo Santo Stefano, dove, dopo aver attraversato il ponte Duodo, Joe e Von passano provenienti da direzioni diverse, senza però incontrarsi ancora.

FILM: Pane e Tulipani di Silvio Soldini (2000)
LOCATION: Campo dei Miracoli

FILM: Pane e Tulipani di Silvio Soldini (2000)LOCATION: Campo dei Miracoli

In "Pane e Tulipani", seguiamo la storia di emancipazione e la conquista della libertà di Rosalba. Dimenticata in autogrill dal marito e dai figli, un po' per caso e un po' per ribellione, scappa e ricomincia la sua vita a Venezia. Finalmente libera dai ruoli di madre e moglie, riscopre sé stessa girovagando per la città lagunare. Durante una passeggiata tra le calli, vede un'insegna "Cerco assistente" in un negozio di fiori e vede l'opportunità di rimanere, di cambiare, con un lavoro che la potrebbe mantenere.

Entra e convince il fioraio a scegliere lei. Lui le dice subito “C’ho bisogno di un giovane rubusto, io!”ma Rosalba risponde prontamente, "Secondo me, lei ha bisogno di una donna". E aveva ragione.

FILM: Padrona del suo destino - Dangerous Beauty Marshall Herskovitz (1998)
LOCATION: Campo de l’Arsenal

FILM: Padrona del suo destino - Dangerous Beauty Marshall Herskovitz (1998)LOCATION: Campo de l’Arsenal

"Danzammo in te la nostra primavera,
Venezia, paradiso, allegra e altera.
Figlie d’amore, lussuria, bellezza,
schiave di un solo dovere: l’ebbrezza.
Fluttuammo tra cielo e terra,
leggere, compiute di abbondanza e di piacere.
Eterne, inebriate di splendore,
fermate in gioventù da un Dio pittore.
Ma il nostro paradiso, ahimè non dura,
se l’uomo per timor non se ne cura.”

Tratto dalla biografia “The Honest Courtesan”, "Padrona del suo destino" percorre la vita di Veronica Franco, famosa intellettuale, poetessa e cortigiana vissuta a Venezia nella seconda metà del ‘500, interna alla cerchia della famiglia Venier.

Il film è ambientato in una Venezia per lo più ricostruita in studio e più immaginata che reale, ma quando meno te lo aspetti compaiono frammenti della Venezia vera, come qui all’Arsenale. Pochi fotogrammi danno un’immagine immediata di sforzo bellico e grandezza, alle porte della “fabbrica” navale veneziana.

Veronica è a bordo di una barca e torna a Venezia per l’arrivo del Re di Francia, la cui alleanza è essenziale per la battaglia di Lepanto contro la flotta Turca, sarà il suo intervento, attraverso l’arte della seduzione, ma soprattutto grazie alla sua vivace intelligenza a far sì che l’alleanza si attui.

“Padrona del suo destino” pur dimostrando un evidente basso budget e pur romanzando ulteriormente (ma non poi molto!) una vita già piena di avventura ed emozioni come quella di Veronica Franco, racconta, come pochi film della nostra mappa, non solo con giustizia ed eleganza un pezzo della storia della Serenissima, ma soprattutto del femminismo ante litteram, attraverso un’autrice fin troppo dimenticata dai libri di scuola.

FILM: Giro turistico senza guida aka Letter from Venice di Susan Sontag (1983)
LOCATION: Campo de l’Arsenal

FILM: Giro turistico senza guida aka Letter from Venice di Susan Sontag (1983) LOCATION: Campo de l’Arsenal

La storia di questo film risale nel tempo, e non subito questo film era stato pensato per Venezia. Si tratta di un'ispirazione dal racconto finale di "Io, eccetera" di Susan Sontag, che inizialmente, nel 1963, raccontava Parigi. Vent'anni dopo, nel 1983, Sontag decide di adattare il racconto alla sua amata Venezia, in un film prodotto dalla cooperativa Engagee, la Lunga Gittata. Giro turistico senza guida è stato girato nel freddo febbraio del 1983 in una Venezia che non poteva essere più fredda, più piovosa o più respingente. Era esattamente quello che Susan Sontag cercava per la sua "ode alla decrepitezza", come il film è stato riassunto per la troupe.

"Ho fatto un viaggio per vedere cose meravigliose. Un cambiamento di scenario. Un cambiamento nel cuore. E sai una cosa? -cosa?- Sono ancora là".

Un breve film di poco più di un'ora mostra Venezia attraverso gli occhi di Susan Sontag, come la "capitale di un regno immaginario".

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